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30 mar 2011

Concorsi truccati all'università indagati 22 docenti di diritto

Le accuse: associazione per delinquere, corruzione, abuso d'ufficio e falsità ideologica. Perquisizioni negli uffici e nelle abitazioni private dei professori di undici città italiane

Sono 22 i docenti universitari - di undici città italiane - indagati nell'inchiesta della procura di Bari che ha fatto notificare altrettante informazioni di garanzia e ha disposto perquisizioni in uffici e abitazioni dei professori. I reati contestati sono associazione per delinquere, corruzione, abuso d'ufficio e falsità ideologica. I fatti riguarderebbero la presunta manipolazione di concorsi pubblici dal 2006 ad oggi per docenti di prima e seconda fascia.

A Bari sono quattro gli indagati: Aldo Loiodice, docente di diritto costituzionale alla facoltà di giurisprudenza; Gaetano Dammacco, ordinario di diritto canonico ed ecclesiastico alla facoltà di scienze politiche; Roberta Santoro della facoltà di Scienze politiche e Maria Luisa Lo Giacco, ricercatrice di diritto ecclesiastico.

Quattro docenti sono indagati a Milano, tre a Napoli, due a Roma, due a Piacenza e due a Reggio Calabria; uno a Bologna, a Firenze, Macerata, Teramo e Messina. Tra i docenti sotto perquisizione a Milano ci sono tre professori universitari presso le Università Statale e Bocconi. Si tratta di  Enrico Vitali (docente di diritto canonico ed ecclesiastico alla Statale), Giuseppe Ferrari (docente di pubblico comparato alla Bocconi) e Giuseppe Casuscelli (ecclesiastico e canonico alla Statale). 

Le perquisizioni sono state eseguite dai militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Bari su disposizione del pm inquirente Renato Nitti. Nel decreto si legge che gli indagati avrebbero costituito un'organizzazione per manipolare l'esito di molteplici procedure concorsuali pubbliche bandite sul territorio "attraverso accordi, scambi di favore, sodalizi e patti di fedeltà".

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